All’interno della sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate entro il mese di giugno.
Tali dati sono da intendere come provvisori, per l’analisi ed il confronto degli stessi sarà infatti necessario attendere il consolidamento degli indici raccolti nell’intero anno corrente, onde evitare conclusioni errate legate all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e ai tempi di trattazione delle pratiche.
Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie, effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

La prematura valutazione di questi dati ed il confronto con i primi semestri del 2020 risultano ancora più delicati se si considerano gli effetti della pandemia sui risultati dell’anno precedente che hanno provocato, in particolare per gli infortuni mortali, un ritardo generalizzato nella denuncia dei casi. Tale casistica si è riscontrata in prevalenza nei primi mesi della pandemia (soprattutto marzo 2020), periodo in cui è stato evidenziato un rilevante numero di “tardive” denunce (in particolare mortali) da contagio da Covid-19, data la circostanza non sempre chiara, emersa soprattutto agli inizi della pandemia e prima dell’emanazione delle circolari Inail n. 13 del 3 aprile 2020 e n. 22 del 20 giugno 2020, di ricondurre la natura dei contagi da nuovo Coronavirus a infortunio sul lavoro (in quanto la causa virulenta è equiparata alla causa violenta) e non a malattia professionale.

Premesso ciò, nel periodo gennaio-giugno di quest’anno si registra, rispetto all’analogo periodo del 2020, un aumento delle denunce di infortunio in complesso, un decremento di quelle mortali e una risalita delle malattie professionali.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e giugno sono state 266.804 (+8,9% rispetto allo stesso periodo del 2020), 538 delle quali con esito mortale (-5,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate.

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